Tragedia a Genova: 6 morti, anche 2 bimbe

E’ scattato alle sette il divieto di circolazione a Genova disposto dal sindaco Marta Vincenzi dopo il violentissimo nubifragio di ieri. La città si è risvegliata sotto un cielo grigio e con un forte vento di scirocco, ma al momento non piove. Deserte le strade, dove circolano soltanto mezzi di soccorso e delle forze dell’ordine, taxi e autobus. In giro anche qualche auto privata, che non ha rispettato il divieto. Nelle zone più colpite dalla furia del torrente Fereggiano – quelle del quartiere Marassi – hanno lavorato per tutta la notte i vigili del fuoco e gli addetti alle fognature. Lungo tutta via Fereggiano sono ancora centinaia le auto presenti, trascinate e distrutte dalla piena, che le ha accatastate una sull’altra. Decine i negozi che hanno subito danni.

Intanto ha ripreso a piovere con violenza sullo spezzino e sulle zone colpite dall’alluvione di una settimana fa: al momento però non si registrano particolari criticità.

PIOGGIA SI SPOSTA, FORTE TEMPORALE SU SPEZZINO – Un forte temporale si è abbattuto su Borghetto Vara e Brugnato.La pioggia battente sta portando via il fango delle strade e rappresenta una forte minaccia per le decine di frane che ancora si trovano nella zona alluvionata dal 25 ottobre scorso.

Il secondo picco di pioggia è previsto nel pomeriggio. Due frazioni della Val di Vara, Stagnedo e Boccapignone, sono state evacuate da pochi minuti per l’apertura di un nuovo fronte di frana causato dalla intensa pioggia che cade da questa mattina nella zona già colpita dall’alluvione della scorsa settimana. I tecnici hanno chiuso l’Aurelia, tra Beverino e Borghetto Vara, già interessata ieri dal movimento della grande frana caduta nei giorni scorsi.

SINDACO BRUGNATO, AUMENTA LA PAURA – “La paura si sta concretizzando e aumenta, con la pioggia, l’ansia degli sfollati”. Lo ha detto il sindaco di Brugnato, Claudio Galante, da stamani in giro per quello che resta del paese dello spezzino devastato dall’alluvione del 25 ottobre scorso. La gente, ha detto Galante, “si rende conto di cosa significa vivere l’emergenza”. Intanto, sulla provinciale 7 per Rocchetta Vara, la frana che ha distrutto la strada sta ricominciando a scendere verso il fiume. Nella zona continua a piovere con forza.

NUOVA TRAGEDIA IN LIGURIA, 6 MORTI A GENOVA
di Alessandro Galavotti
Trecento millimetri in poco più di 12 ore, dalla mezzanotte alle 13 di oggi (ieri, ndr), un terzo della pioggia che in media cade sulla città in un anno. E’ un autentico tsunami quello che si è abbattuto su Genova. Un ‘monsone tropicale’, con tanto di tuoni, fulmini e raffiche di vento che ha fatto tracimare fiumi e torrenti e ha trasformato in un fiume d’acqua e di fango le strade del capoluogo della Liguria, colpita per la seconda volta dalla natura a soli dieci giorni dall’alluvione che ha messo in ginocchio il Levante. I morti accertati al momento sono sei, tra cui due bambine, rispettivamente di appena uno e otto anni, e una ragazza di 19.

TRACIMA IL FERAGGIANO, TORRENTE SEMINA MORTE TRA CASE MARASSI A differenza di quarant’anni fa, questa volta ad uccidere non è stato il Bisagno, ma un suo affluente, il Feraggiano. Alle ore 12 un volontario appostato sul suo argine, segnala che è tutto in regola. Il suo livello è “giallo basso”, che nel linguaggio della protezione civile vuol dire che non è necessario evacuare la zona. Diciassette minuti dopo è un inferno d’acqua: “ciò che è accaduto in un quarto d’ora tra le 12 e le 12.17 è il risultato di una pioggia intensa monsonica – spiega il sindaco di Genova, Marta Vincenzi – uno tsunami che nel giro di 17 minuti ha fatto esondare un muro d’acqua”.

ANDRONE VIA FERAGGIANO SI TRASFORMA IN UNA TOMBA Sono passate da poco le 13 in via Feraggiano, a Genova, quando l’androne del civico 2/b si trasforma in una trappola mortale. La donna albanese Shpresa Djala, madre di Janissa Diann, di 1 anno, e Gioia, di 8 anni, è all’angolo della strada, ma piove troppo. Con le figlie cerca rifugio in quell’androne. Muoiono tutte. Insieme a loro altre due donne: Angela Chiaramonte, 40 anni, che viveva nel condominio, e Evelina Pietranera, 50 anni, edicolante che vendeva riviste e giornali poco più in là.

MORTA PER ANDARE A PRENDERE IL FRATELLO A SCUOLA Fuori da quell’androne una ragazza di 19 anni, Maria Costa, detta Serena, più o meno nello stesso momento ha trovato la morte in strada. Era uscita di casa per andare a prendere il fratello di 14 anni a scuola. I due sono stati travolti dall’onda di piena a bordo del loro motorino. Il ragazzo si è salvato, lei no.

GIALLO SETTIMA VITTIMA, DATO PER MORTO SI SCOPRE CHE E’ VIVO Nel bilancio ufficiale dell’alluvione genovese per alcune ore è risultato anche un giovane di 21 anni, S.C.. Attorno sua morte, però, il mistero: le forze dell’ordine non erano in grado di affermare con certezza se il decesso fosse stato causato dal maltempo o meno. Poi dopo alcune ore, grazie a una segnalazione alla Questura del quotidiano Corriere Mercantile, la buona notizia: il giovane è a casa, indaffarato a rispondere su Facebook agli amici preoccupati per lui. La settima salma segnalata all’obitorio dell’ospedale San Martino è risultata essere di una persona deceduta indipendentemente dall’alluvione.

ALLERTA CONTINUA, LEVANTE IN ANSIA, OGGI AUTO VIETATE A GENOVA La pioggia che cade a intermittenza non darà tregua ancora per diverse ore. L’allerta meteo cesserà soltanto alle ore 12 di domani. Il comune ha vietato, dalle 6 e fino a cessate esigenze, la circolazione delle auto private. Nel Levante alluvionato la scorsa settimana si attende con paura un nuovo peggioramento delle condizioni meteo.

GENOA-INTER NON SI GIOCA Rinviata la partita di serie A tra Genova e Inter che si sarebbe dovuta disputare alle 12.30 di domenica nello stadio Luigi Ferraris, anche quello allagato.

SCUOLE CHIUSE, E’ POLEMICA SU MANCATA CHIUSURA E’ polemica per la mancata chiusura odierna (ieri, ndr) delle scuole. Il Pdl ha esplicitamente attaccato il sindaco, Marta Vincenzi. “Con le scuole chiuse – sostiene il partito – la tragedia si poteva evitare”. “Polemica inutile”, ha replicato il sindaco.

INGENTI I DANNI, PRIMA STIMA PARLA DI 300 MILIONI EURO E’ ancora presto per quantificare con esattezza i danni provocati dall’alluvione, che ha allagato condomini, spazzato via attività commerciali e danneggiato seriamente molte infrastrutture, tra cui la stazione ferroviaria di Genova Brignole. L’aeroporto Cristoforo Colombo è rimasto aperto, ma cinque voli sono stati dirottati su altri scali. Evacuate oltre 120 persone. Nell’area del Bisagno le case sono rimaste senza acqua, luce e gas.

GOVERNO PREPARA DECRETO, GABRIELLI SARA’ COMMISSARIO Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi firmerà nelle prossime ore il decreto per la dichiarazione “dell’eccezionale rischio di compromissione degli interessi primari” in conseguenza del maltempo che sta interessando il Nord Ovest del Paese. Il capo della protezione civile Franco Gabrielli sarà commissario delegato.

APPELLO CARD. BAGNASCO, CI SI MOBILITI PER AIUTARE “Sono stato anch’io testimone della violenza e delle conseguenze devastanti del nubifragio a Genova” e “mi auguro che si accresca la mobilitazione di ogni persona di buona volontà per alleviare le difficoltà più urgenti di queste ore”. Lo afferma l’arcivescovo di Genova card. Angelo Bagnasco, esprimendo la sua “vicinanza” alle persone colpite e la sua preghiera per le vittime. “I parroci con le loro comunità sin da ora si rendono disponibili per affrontare i problemi più impellenti”, aggiunge Bagnasco.