Tremonti: ‘Nessuna manovra contro di me

ROMA – “E’ stata un’iniziativa estemporanea che non aveva nulla di strutturale ma molto di personale. Non l’ho mai letta come una manovra contro di me, autorizzata o addirittura ispirata dal presidente del Consiglio”. Il ministro dell’ Economia, Giulio Tremonti, in un colloquio con Repubblica, afferma di considerare “superati” gli attacchi del titolare dei Beni culturali Giancarlo Galan e rileva come “mai, come in questa occasione, c’é stato l’appoggio degli altri ministri” che “per la prima volta, forse, si sono mobilitati per me”. Tremonti si dice “soddisfatto” dell’incontro di venerdì scorso con il premier ed esclude l’esistenza di “cospirazioni” antiberlusconiane che lo riguardino o lo coinvolgano. “Silvio é insostituibile – afferma – e dunque il problema, quando si porrà, non è chi, ma cosa lo sostituirà”. Il ministro torna poi a ribadire la necessità del rigore fiscale, che “non è temporaneo” e “non ha alternative”. “Sui conti pubblici non possiamo abbassare la guardia”, spiega.

“Abbiamo un sentiero di rientro che ci deve portare al pareggio di bilancio nel 2014 e alla riduzione del debito pubblico. Da quello non si può uscire”. Sulla riduzione delle tasse, “una seria riforma, che riduca sensibilmente la pressione fiscale, non si fa in un mese, alla vigilia di un voto amministrativo. Serve più tempo e serve un respiro più lungo”. Nel colloquio Tremonti parla del Decreto Sviluppo, con il quale “cominciamo a ridurre l’oppressione fiscale sulle imprese”. Tra le misure ci sarà anche il rilancio del Piano Casa, con una formula che “ci consentirà di superare le asimmetrie tra Stato e regioni: se queste non si adeguano, vale lo schema nazionale”. Il decreto, aggiunge, sosterrà anche la ricerca. “Lavoriamo a un credito d’imposta del 90% per le imprese che che commissionano ricerche o finanziano investimenti nelle università e negli istituti di ricerca. Questo bonus – sottolinea – è davvero una grande innovazione, per un paese come l’Italia”.