Ue: no al supercommissario, ipotesi Merkel bocciata

Non serve un supercommissario che vigili sui bilanci dei paesi dell’Eurozona. Così Mario Monti alla fine della maratona notturna del vertice europeo di Bruxelles. Sulla materia si erano scontrati la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Francois Hollande, irritato dalla proposta del supercommissario avanzata dalla stessa Merkel. Il vertice ha trovato un accordo su tempi e modalità del meccanismo di supervisione bancaria, con la scadenza di fine anno.

MONTI, NON SERVE SUPER COMMISSARIO A BILANCI EURO – “Non paiono necessari nuovi meccanismi o super commissari”. Così il premier Mario Monti, al termine del Vertice europeo di Bruxelles, a proposito della proposta tedesca di un ‘super commissario’ che vigili sui conti pubblici dei Paesi dell’Eurozona.”Questo tema è stato appena accennato” durante il Vertice, ha precisato Monti. “Il presidente Barroso ha chiarito come già il commissario per gli Affari Economici e Monetari abbia poteri speciali all’interno della Commissione, che in effetti superano quelli spesso mitizzati del commissario alla Concorrenza. Barroso ha anche rilevato che se in passato ci sono stati problemi non è stato per la debolezza delle decisioni prese dalla Commissione, ma è stato perché in questa materia le decisioni sono soggette all’approvazione del Consiglio. Quindi – ha concluso Monti – non paiono necessari a nessuno a questo punti nuovi meccanismi o super commissari”.

VAN ROMPUY, FATTO IMPORTANTE PASSO AVANTI – L’accordo raggiunto nel vertice sulla tempistica del quadro legislativo per la supervisione bancaria è “un importante passo avanti”. Lo ha detto il presidente permanente del Consiglio Europeo, Herman Van Rompuy. “A giugno non c’era una data certa, adesso abbiamo l’ obiettivo preciso di avere l’accordo prima del primo gennaio 2013” ha aggiuntto precisando che “la Bce si è impegnata a lavorare il più in fretta possiobile per mettere effettivamente in atto la supervisione che arriverà nel corso del 2013”.

SUPERVISIONE BANCARIA OPERATIVA A INIZI 2014 – Il meccanismo di supervisione bancaria sarà pienamente operativo agli inizi del 2014 per tutte le 6 mila banche dell’eurozona, anche se la sua entrata in vigore comincerà progressivamente agli inizi del 2013. Lo riferiscono diverse fonti europee dopo l’accordo trovato a 27 che ne ha modificato la tempistica.

La Commissione Ue si dichiara soddisfatta del compromesso. “La Ue ha confermato l’impegno di giugno sull’Unione bancaria: accordo sul quadro politico a fine 2012 e messa in opera graduale nel 2013”, scrive il portavoce della Commissione Ue Olivier Bailly su Twitter. Sulla stessa linea anche Jonathan Faull, capo di gabinetto del commissario Ue Michel Barnier che twitta: “Impegni confermati”. Nella proposta originaria dell’euroesecutivo, la supervisione bancaria unica sarebbe dovuta cominciare dal primo gennaio 2013 per le banche sotto programma di aiuti (come quelle spagnole), dal primo luglio 2013 per quelle considerate dalla Bce “sistemiche” e dal primo gennaio 2014 per tutte le 6000. In sostanza, se l’interpretazione del compromesso sarà confermata, la tabella di marcia per la piena operatività del nuovo sistema non sarà ritardata, ma saranno probabilmente compresse le altre due fasi. Resta nell’incertezza, l’avvio della ricapitalizzazione diretta delle banche da parte del fondo salva Stati Esm, prevista quando il meccanismo di sorveglianza sarà “effettivo”. “Ci saranno molte discussioni su cosa ‘effettivo’ significa veramente”, ha rilevato una fonte. La questione è particolarmente importante per il governo spagnolo che ha chiesto aiuti alla Ue per ricapitalizzare le sue banche.

MERKEL, PRIMA VIGILANZA OPERATIVA POI RICAPITALIZZAZIONE – Per la ricapitalizzazione delle banche “bisognerà aspettare che la sorveglianza bancaria sia operativa e funzionante”, un atto che “prenderà del tempo” e “non uno o due mesi” anche se in ogni caso “lo sarà entro il 2013”. Lo ha detto la Cancelliera Angela Merkel precisando che é stato lo stesso Mario Draghi, nel corso della riunione, ad informare i leader che ci vorrà del tempo prima che si possa arrivare alla piena operatività della supervisione unica da parte della Bce.

LEADER EUROZONA, BENE GRECIA, MA AVANTI CON RIFORME – La Grecia ha compiuto “buoni progressi”, ma deve continuare sulla strada delle riforme se vuole restare nell’Euro. E’ la posizione dei capi di Stato e di governo dell’Eurozona sulla situazione dei conti pubblici di Atene. “Ci rallegriamo dei progressi compiuti dalla Grecia e dalla troika in vista del raggiungimento di un accordo sulle politiche a sostegno del programma di aggiustamento e attendiamo con interesse la conclusione della valutazione in corso”, scrivono i Diciassette nella dichiarazione conclusiva al termine del summit di Bruxelles. “L’Eurogruppo esaminerà i risultati della valutazione alla luce della relazione della troika e prenderà le necessarie decisioni. Accogliamo con favore la determinazione del governo greco a rispettare i suoi impegni e plaudiamo ai notevoli sforzi profusi dal popolo greco. Sono stati compiuti buoni progressi per rimettere in carreggiata il programma di aggiustamento. Ci attendiamo che la Grecia prosegua le riforme di bilancio e strutturali e incoraggiamo i suoi sforzi volti ad assicurare la rapida attuazione del programma. Ciò è necessario al fine di accrescere la competitività del settore privato, gli investimenti privati e l’efficacia del settore pubblico. Tali condizioni – concludono i governi dell’Eurozona – consentiranno alla Grecia di realizzare una crescita rinnovata e ne assicureranno il futuro nella zona euro”.