Berlusconi: Forza Italia? Equivoco, è una proposta

(di Yasmin Inangiray) – L’idea di tornare a Forza Italia viene declassata a “semplice proposta”. Silvio Berlusconi è costretto a correggere il tiro e smentire quanto dichiarato in un’intervista alla ‘Bild’ dove l’ex premier aveva annunciato la possibilità di tirare fuori dal cassetto il vecchio nome del suo partito. Non è la prima volta che il Cavaliere fa trapelare l’idea di tornare agli albori, ma annunciarlo in un’intervista ha avuto come effetto immediato quello di scatenare il caos nel Pdl ed in particolare, ma non solo, nella componente che viene da Alleanza Nazionale, contraria ad ipotesi di “ritorni al passato”. Ecco perché, per provare a gettare acqua sul fuoco in un momento così delicato, alla nota del Cavaliere si aggiunge, qualche minuto dopo, anche quella del segretario del Pdl Angelino Alfano: “Siamo affezionati al progetto – mette in chiaro – non è un problema di nomi, ma di sostanza sulla quale dovranno ‘pronunziarsi’ i piu” alti organismi previsti nello statuto del Pdl”.

Due dichiarazioni, spiegano dal Pdl, frutto anche del pressing messo in atto dalle cosiddette ‘colombe’ preoccupate che le parole dell’ex capo del governo possano creare dei problemi a livello di tenuta dei gruppi parlamentari. La questione con ogni probabilità sarà oggetto di un approfondimento nel corso dell’ufficio di presidenza del partito in programma in settimana. Di carne a fuoco ce n’é già parecchia perché al di là del nome, l’intenzione degli ex An, così come in realtà di molti dirigenti azzurri, è capire quale strada abbia deciso di intraprendere il Cavaliere con l’idea di tornare in prima linea. Il nodo da sciogliere è se l’ex capo del governo pensi ad un restyling del Popolo della Libertà, oppure intenda dare seguito ad un progetto mai del tutto abbandonato: lavorare ad una sua lista da presentare alle elezioni alleata con quello che resta del Pdl. Nonostante il Cavaliere abbia ‘corretto il tiro’ con una nota, nel partito restano le perplessità.

Tra gli ex An resta sempre in campo l’idea di abbandonare il Pdl nel caso in cui l’intenzione sia quella di approdare nuovamente a Forza Italia: “Sarebbe una scelta sbagliata”, dice il coordinatore Ignazio La Russa. Opinione condivisa da Maurizio Gasparri che, come l’ex ministro della Difesa, si dice pronto a “sostenere la candidatura di Berlusconi” senza però “ritorni al passato”. Nelle file degli ex An però non sembrano pensarla tutti allo stesso modo.

A frenare gli altri colonnelli sulla strada della scissione è Altero Matteoli che si dice “indisponibile” a “dare vita ad altri partiti”. Chi invoca al più presto un chiarimento è invece Gianni Alemanno. Il sindaco di Roma che il 24 luglio si prepara battezzare un nuovo progetto ‘Rete attiva’ (una sorta di lista civica) in settimana ha in programma un faccia a faccia con il Cavaliere. L’ex ministro infatti è stato il primo, nel giorno in cui Berlusconi aveva fatto trapelare l’idea di ricandidarsi alla premiership, ad esprimere perplessità. Il primo cittadino si dice “scettico” all’ipotesi di scissioni, ma insiste sulla necessita di fare le primarie anche se il candidato è il Cavaliere.