Bersani contro Berlusconi: ‘No al governissimo’

Una iniziativa “per stare tra la gente e i suoi problemi e non nei massimi sistemi della politica”. Così Gad Lerner ha spiegato il senso dell’iniziativa che Pier Luigi Bersani ha promosso stamattina a Corviale, quartiere periferico di Roma dominato dal controverso complesso edilizio chiamato dai romani ‘il serpentone’. La manifestazione si svolge in un centro culturale aperto grazie a una legge del ’99 voluta dal segretario del Pd, allora ministro, per incentivare l’apertura di luoghi di aggregazione in zone periferiche e difficili. Ed è la lotta alla povertà il filo conduttore dell’iniziativa alla quale partecipano anche il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, il neocandidato sindaco del Pd, Ignazio Marino, mentre è assente il segretario regionale Enrico Gasbarra, freddo a quanto si apprende per la linea a livello nazionale e le ripercussioni rischiano di essere negative sul voto a maggio per il Campidoglio.

“Vengono a dire a noi che la situazione è drammatica e bisogna fare qualcosa dopo che per anni hanno detto che i ristoranti erano pieni. Basta con la demagogia dopo demenziali panzane e alla politica attorcigliata sugli interessi di qualcuno”. Pier Luigi Bersani, da Roma, attacca così Silvio Berlusconi.

“Noi dobbiamo spiegare perché non vogliamo il governissimo: perché non è la risposta ai problemi”. Bersani ribadisce così il suo no alle larghe intese e rilancia la sua proposta di governo. A un manifestante che gli chiede di non cedere a Berlusconi, il leader Pd assicura: “Certo che non cedo”.

“Questo luogo è stato aperto grazie ad una mia legge. Ne ho fatte parecchie, ma tutte con una caratteristica: cambiare qualcosa sul serio. Cambiare si può, non è vero che siamo tutti uguali, non è vero”. Bersani rivendica così, durante la manifestazione a Corviale, il merito per aver promosso una legge nel ’97 per aprire luoghi di aggregazione in zone periferiche.

Poi Bersani attacca Renzi: “Siamo ad un incrocio e questo è un ulteriore elemento di difficoltà in una fase difficile ma è indecente che in questa fase si dica ‘la politica faccia presto’. Di qualunquismo in giro ce ne è già troppo”. Così Bersani, durante la manifestazione a Corviale attacca Matteo Renzi.

Il leader pd ribadisce l’intenzione di trovare un accordo su un candidato condiviso per il Colle: “Noi siamo fedeli alla Costituzione, che dice che il presidente della Repubblica rappresenta l’unità nazionale. Faremo una ricerca onesta fino a prova contraria della soluzione più largamente condivisa in Parlamento”.

E Bersani respinge poi la rappresentazione di chi lo descrive ostinato ad andare avanti nonostante le difficoltà: “L’ho detto anche in cinese: ci siamo se serviamo alla causa. Se sono di intralcio mi faccio da parte. Io testardo, ma dove siamo arrivati? C’é una politica disinteressata e costituzionale”.