Boom disoccupazione ad aprile a 10,2%

ROMA – Il tasso di disoccupazione ad aprile è al 10,2%, in rialzo di 0,1 punti percentuali su marzo e di 2,2 punti su base annua. E’ il tasso più alto da gennaio 2004 (inizio serie storiche mensili). Lo rileva l’Istat (dati destagionalizzati e provvisori). Guardando le serie trimestrali é il più alto dal I trimestre del 2000.
Il tasso di disoccupazione nel primo trimestre 2012 vola al 10,9%, in crescita di 2,3 punti percentuali su base annua. Lo rileva l’Istat (dati grezzi). Si tratta del tasso più alto dal primo trimestre del 1999.
Il numero dei disoccupati ad aprile é di 2 milioni 615 mila, il livello più alto dall’inizio delle serie storiche mensili (gennaio 2004) e, guardando al trimestrale, dal secondo trimestre del 1999. Il rialzo è dell’1,5% su marzo (+38 mila unità). Su base annua l’aumento è del 31,1%, ovvero 621 mila unità.
Il tasso di disoccupazione viaggia sopra il 10% ormai da due mesi, marzo (10,1%) e aprile (10,2%). E’ quanto rileva l’Istat (dati provvisorie e destagionalizzati). E’ stata così superata la soglia psicologica del 10% e guardando ai dati grezzi di aprile il tasso di disoccupazione è addirittura superiore, pari all’11,1%. I tecnici dell’Istat parlano di una fotografia “preoccupante”.
Nel primo trimestre del 2012 il tasso di disoccupazione dei 15-24enni sale al 35,9%, il tasso più alto dal primo trimestre del 1993 (inizio della serie storica), toccando un picco del 51,8% per le giovani donne del Mezzogiorno. Lo rileva l’Istat in base a dati grezzi e confronti annuali.

CAMUSSO, SENZA LOTTA RECESSIONE SARA’ SEMPRE PEGGIO – “E’ la conseguenza di un Paese che é in recessione e di scelte politiche che non fanno nulla per contrastare gli effetti recessivi sul Paese”. Così Susanna Camusso, segretario generale della Cgil ha commentato i dati sulla disoccupazione dell’Istat, a margine del festival dell’economia di Trento. “Non ci si può limitare a delle politiche di rigore che continuano ad alimentare la recessione. Bisogna cominciare a creare lavoro, sennò i dati saranno, mese dopo mese, sempre peggio”, ha aggiunto.