Cgil: 470.000 in Cig, -2.600 euro in busta paga

La crisi non allenta la presa e nei primi quattro mesi dell’anno le ore di cassa integrazione chieste dalle aziende sono state 320 milioni, in linea con lo stesso periodo dell’anno scorso. Il dato, secondo le elaborazioni della Cgil su dati Inps si traduce in circa 470.000 lavoratori a zero ore per circa 2.600 euro persi in busta paga da inizio anno. Preoccupazione è stata espressa anche da Cisl e Uil che sottolineano come si rischi anche quest’anno di arrivare a quota un miliardo di ore di cassa come già successo nel 2010 (1,2 miliardi) e 2011 (953 milioni di ore). Nei primi quattro mesi del 2012 il totale delle ore di cig ordinaria è stato di 101 milioni di ore (+26,54%) mentre la richiesta di ore per la cig straordinaria (110,8 milioni) segna un calo del 18,6% sullo stesso periodo dell’anno scorso. La cassa integrazione in deroga (cigd) con 110,9 milioni di ore autorizzate (+3,79%) risulta per la prima volta lo strumento più usato. I settori che presentano un maggiore volume di ricorso alla cigs in questi quattro mesi sono quello del commercio con (39,9 milioni, +31,16%) e il settore meccanico (21,9 milioni ma con un -31,88%). Le regioni più esposte con la cassa in deroga da inizio anno sono la Lombardia con 20,5 milioni di ore (+19,70%), l’Emilia Romagna con 12,5 milioni (+15,19%) e il Lazio con 11,7 milioni di ore (+154,18%). “Si continuano a registrare – osserva il segretario confederale Cgil, Elena Lattuada – dati negativi che indicano uno stato di profondissima crisi e di inesorabile declino del settore industriale. Senza ripresa – avverte – questi dati peggioreranno tirandosi dietro disoccupazione e desertificazione industriale”. “E’ urgente arrivare – ha detto il segretario generale aggiunto della Cisl, Giorgio Santini ricordando che tra marzo 2011 e marzo 2012 sono stati persi 88.000 posti di lavoro mentre la disoccupazione riguarda 2,5 milioni di persone – all’approvazione della riforma del lavoro. E’ urgente che vengano ripartite tra le Regioni le risorse per la cassa in deroga per il 2012, in misura adeguata alle esigenze. Questo sarà tuttavia insufficiente senza interventi che possano compensare gli effetti negativi delle misure di austerità che stanno frenando la ripresa economica in un paese in recessione”. “Il dato generale delle ore autorizzate di cassa integrazione dei primi 4 mesi del 2012 – afferma il segretario confederale della Uil Loy sottolineando che negli ultimi 40 mesi sono stati autorizzati circa 3,5 miliardi di ore di cassa – ci consegna una fotografia sostanzialmente simile al 2011 con una differenza, però, rilevante: al numero dei lavoratori mensilmente a rischio di cassa si devono aggiungere gli oltre 200.000 posti di lavoro persi. A questo dato non può contrapporsi una politica economica che non vede nella crescita la vera ricetta da mettere in campo”. Duro anche il commento dell’Idv, con Maurizio Zipponi, che parla di “ennesima conferma di un allarme sociale e occupazione gigantesco, a cui questo governo risponde con l’attacco all’articolo 18 e con le controriforme su pensioni e lavoro”