Concordia, al via la maxi udienza Grosseto “invasa” dai superstiti

Oggi a Grosseto è il giorno dell’incidente probatorio sul naufragio della Costa Concordia. Al Teatro Moderno vengono affidati gli incarichi ai consulenti che dovranno leggere i dati della scatola nera. Sono arrivati in massa in città le “persone offese”, avvocati, giornalisti, e i primi gruppi già affollano il piazzale. Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Grosseto, Valeria Montesarchio, ha raggiunto il Teatro Moderno e si appresta a guidare il procedimento cui partecipano i legali degli indagati con i loro consulenti, quelli delle parti offese e la Procura di Grosseto.
Anche il procuratore Francesco Verusio e i suoi sostituti Alessandro Leopizzi, Stefano Pizza e Maria Navarro, sono arrivati al teatro con un certo anticipo e si sono posizionati all’interno della sala dove si svolgerà l’udienza.
Sia il gip che i pm sono stati fatti passare dall’ingresso sul retro del teatro in modo da evitare con una certa discrezione il ‘pressing’ di giornalisti e televisioni che stazionano davanti all’ingresso principale di via Tripoli. Il Comune ha cambiato la viabilità della zona e si è deciso di chiudere un liceo che si trova vicino al teatro. Gli alberghi cittadini sono esauriti. All’udienza potranno accedere soltanto gli indagati, le persone offese, i loro difensori e i consulenti.

Il gip Valeria Montesarchio ha ammesso come parti offese non soltanto i familiari delle vittime, i passeggeri e i dipendenti della Costa Concordia coinvolti nel naufragio; non soltanto la Presidenza del Consiglio
dei Ministri e diversi ministeri, il commissario straordinario Franco Gabrielli, il Parco nazionale dell’arcipelago toscano, la Regione Toscana; ma anche centinaia di abitanti dell’Isola del Giglio e di ditte che hanno interessi nell’isola o sull’Argentario. E non solo: sono state ammesse la Associazione Codici Onlus, la Associazione Codici Ambiente, la Associazione Utenti del trasporto aereo, marittimo e ferroviario. Niente appello per le 4.229 parti offese della nave Costa Concordia ma una cancelleria telematica posta all’ingresso del Teatro Moderno di Grosseto consentirà di sveltire le formalità di inizio udienza dell’incidente probatorio.

Uno ‘sbarramento’ di cancellieri, coadiuvato dalle forze dell’ordine, registrerà, identificherà e verbalizzerà la partecipazione di ogni parte offesa interessata ad essere presente all’udienza.
Sono alcuni superstiti i primi ad arrivare. Sono arrivati insieme ai loro avvocati e fin dal primo mattino stazionano davanti all’ingresso del teatro per partecipare all’incidente probatorio.
“Siamo venuti qua perchè crediamo che sia un primo passo verso qualcosa e perchè come minimo ci aspettiamo un risarcimento – ha affermato Adriano Bertaglia di Biella -. Non abbiamo accettato il risarcimento della Costa perchè era ridicolo. E’ stata un’esperienza terribile ma siamo sopravvissuti”. Adriano Bertaglia accompagnato dalla moglie Francesca la quale ha paragonato il naufragio “all’apertura delle acque del Mar Rosso davanti a Mosè” e ha ricordato che “a bordo non riuscivano a calare le scialuppe in mare e che si ruppero manovelle e ingranaggi”.

Dall’incidente probatorio la Procura si aspetta nuovi spunti di indagine e, forse, la possibilità di verificare altre responsabilità oltre quelle ipotizzate allo stato attuale dell’inchiesta. “Dall’esame della scatola nera – ha commentato il procuratore Francesco Verusio alla vigilia dell’incidente probatorio – crediamo di poter ottenere nuovi impulsi per l’attività investigativa sul naufragio e di eventualmente accertare nuove responsabilità”.