E’ morto Pino Rauti

E’ morto a Roma l’ex segretario del Msi Pino Rauti. Aveva 86 anni e si è spento stamani intorno alle 9.30.
La camera ardente sarà allestita in Via della Scrofa nella sede della Fondazione Alleanza Nazionale e sarà aperta dalle 18 alle 21 oggi e sabato e domenica dalle 10 alle 20. I funerali si terranno lunedì alle 12.30 nella chiesa San Marco in Piazza Venezia.

IL CORDOGLIO DI FINI – “Il presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini, esprime il più profondo cordoglio per la scomparsa dell’on. Pino Rauti, uomo politico che ha rappresentato una parte di rilievo nella storia della Destra italiana. Parlamentare rigoroso, intellettuale di profonda cultura, Rauti ha testimoniato con passione e dedizione gli ideali della nazione e della società che appartengono alla storia politica del nostro Paese. Ai familiari esprimo i sentimenti della più intensa vicinanza mia personale e della Camera dei deputati”. E’ quanto si legge in una nota della presidenza di Montecitorio.

CASINI: ESPONENTE SIGNIFICATIVO DESTRA ITALIANA – “Esprimo a Isabella Rauti le mie più sincere condoglianze per la scomparsa del papà, che è stato uno degli esponenti più significativi della destra italiana. Intellettuale di grande spessore, uomo tanto coraggioso quanto controverso e discusso, ha certo segnato un’epoca della storia italiana”. Lo afferma il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini, ricordando Pino Rauti.

STORACE: UOMO DAL CARISMA CHE SCUOTEVA LE COSCIENZE – “Nella storia della destra italiana gli anniversari, le ricorrenze, il calendario hanno sempre avuto un posto d’onore. E’ la cultura della memoria. Pino Rauti sembra aver scelto apposta la ricorrenza dei defunti per lasciare questo nostro mondo e le macerie di un tempo che scorre senza valori. Rauti ha caratterizzato profondamente, con le sue idee, una comunità. Io militavo dalla parte di Almirante, ma ammiravo quest’uomo dal carisma che scuoteva le coscienze. La sua capacità di vedere prima le cose che sarebbero accadute dopo. Con la sua morte, tutti noi ci rimettiamo qualcosa, anzitutto in cultura. La Destra italiana si inchina con commozione”. Lo afferma Francesco Storace, segretario nazionale de La Destra, esprimendo il suo cordoglio per la scomparsa di Pino Rauti.

BRIGUGLIO: CI HA INSEGNATO A DISCUTERE E A SOGNARE – “Mi inchino alla sua morte, senza enfasi: da giovani di destra, di un’idea della destra, ci ha insegnato a perdere e a sbagliare, ma ci ha fatto leggere, pensare, discutere e sognare. Per me non è stato il Maestro, ma una guida imperfetta, una guida di cultura e politica, di cui nella maturità ho compreso vette e precipizi. Oggi è raro trovarne. Gli sono grato per quel che mi ha donato e lo saluto con affetto”. Lo afferma Carmelo Briguglio, vice presidente dei deputati di Fli, commentando la scomparsa di Pino Rauti.

MENIA: COMBATTENTE DI BATTAGLIE CHE ANIMO’ GENERAZIONI – “Ricordo con sentita partecipazione Pino Rauti, che fu segretario del Msi in tempi difficili, quando l’Italia era dilaniata dall’odio politico. Ricordo soprattutto l’uomo e le idee, il combattente di tante battaglie sociali, nazionali e popolari che animarono tante generazioni di giovani italiani”. Lo afferma in una nota di cordoglio il coordinatore nazionale di Futuro e Liberta, Roberto Menia.

ASSUNTA ALMIRANTE: UNO DEI GRANDI DELLA DESTRA – Pino Rauti “é stato uno dei grandi della destra”: così Donna Assunta Almirante che a SkyTg24 ha ricordato come l’ex segretario del Msi sia stato “ingiustamente indicato come un uomo che aveva commesso degli errori che poi è stato accertato non erano i suoi, ovvero la strage di piazza Fontana”.

POLVERINI: UOMO DI CULTURA E POLITICO APPASSIONATO – “La scomparsa di Pino Rauti ci rattrista profondamente. Se ne va un uomo di cultura, un intellettuale, un politico appassionato. A nome mio e dell’amministrazione regionale esprimo sincero cordoglio e vicinanza alle figlie Isabella e Alessandra e ai familiari tutti”. Lo dichiara la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini.

LA RUSSA, RAUTI FECE CAMMINARE SUE IDEE SU SUE GAMBE – Un uomo che non si limitava a produrre idee ma, con coerenza, le “faceva camminare sulle sue gambe”. Così Ignazio La Russa, giovane dell’Msi ma della corrente almirantiana, ricorda Pino Rauti. “Lo abbiamo apprezzato – dice – come militante, uomo di coerenza e come capo” quando fu alla guida dell’Msi. “Non eravamo nella stessa corrente – dice il coordinatore del Pdl – ma con lui ho avuto sempre un rapporto splendido. La sua particolarità, che lo rende unico, è che oltre a essere un intellettuale e dunque a costruire le sue idee le faceva anche camminare con le sue gambe”. Qui, sostiene La Russa, sta la sua unicità: “nel dopoguerra – dice – non mi ricordo persone così”, perché tutti sono stati o intellettuali o comprimari ma non entrambe le cose insieme. Rauti, poi, “ha dato una svolta al rapporto tra i giovani di destra e la società”. Se deve raccontare un suo ricordo personale di Rauti, La Russa va al tempo in cui capo dei giovani del partito a Milano, “gli diceva sempre ‘Pino, tu indichi la strada e le cose ai tuoi giovani e io le realizzo’. “E’ stato così – racconta La Russa – con Radio University, una tra le più grandi radio libere dell’epoca, con i Forum, con la vendita dei libri usati davanti alle scuole”. La vita politica di Rauti fu segnata dal dualismo con Almirante. Ma, evidenzia La Russa, “Nei momenti di difficoltà gli fu sempre vicino. Lo mise in lista nel ’72 quando, a campagna elettorale aperta ricevette un avviso di garanzia, gia’ allora i magistrati erano politicizzati. Almirante si batté per la sua innocenza”. Infine, una battuta su Fiuggi. “A Fiuggi – dice La Russa – Rauti fece prevalere la coerenza alla politica”. “Lui – ricorda – si candidò alle europee, poi, pur avendo capito che quella era la strada giusta, dopo le tesi di Fiuggi non se la sentì di fare il passo” ulteriore nel nuovo partito “per coerenza con la sua storia personale e il suo progetto politico”.