Scontri e feriti a Ikea Piacenza per protesta facchini

PIACENZA – Dal presidio pacifico al blocco degli ingressi fatto sdraiandosi davanti ai cancelli, fino ai disordini e ai dodici feriti di oggi. La tensione davanti ai capannoni dell’Ikea di Piacenza, polo logistico per la distribuzione nel Nord Italia, cresce di giorno in giorno. Da due settimane i facchini del consorzio Cgs – in gran parte stranieri – che aderiscono ai sindacati Cobas, hanno avviato una protesta focalizzata sulle condizioni salariali e su presunte discriminazione in ambito sindacale. Protesta sospesa almeno fino a lunedì in vista di nuovi incontri la prossima settimana. “E’ un copione già visto in altre battaglie affrontate in questi anni nel mondo delle cooperative – affermano i portavoce dei manifestanti – buste paghe non veritiere, non pagamento del dovuto, carichi di lavoro inaccettabili, inagibilità sindacale, non applicazione del già misero contratto di lavoro”. Ma per qualche decina di facchini che protesta e tenta di impedire l’ingresso dei colleghi, nonché dei camion che portano dentro e fuori le merci di Ikea, ce ne sono tanti altri che chiedono di poter lavorare regolarmente e non sottoscrivono lo sciopero. Dopo i disordini dei giorni scorsi, con feriti lievi sia tra i manifestanti che tra le forze dell’ordine, e la pausa festiva di ieri, anche oggi all’alba i facchini – appoggiati da decine di ragazzi provenienti dai centri sociali – hanno impedito ai colleghi di entrare in azienda con i pullman attrezzati già da qualche giorno per evitare danneggiamenti di vetture private e scontri tra lavoratori. Tra spintoni e l’intervento di Polizia e Carabinieri, un facchino è finito nel falò acceso davanti ai cancelli ed è rimasto ustionato in modo non grave: è stato immediatamente portato all’ospedale in ambulanza e medicato. Alla fine i pullman hanno potuto varcare i cancelli degli stabilimenti di Le Mose, nel polo logistico alla periferia Sud della città, scortati dai mezzi della Polizia. Ma alle dieci il presidio di protesta è tornato ad occupare i cancelli di ingresso per impedire l’accesso e l’uscita dei camion che caricano e scaricano la merce del colosso svedese.

Per mediare le richieste dei lavoratori che protestano è arrivato questa mattina a Piacenza anche Khaled Mamdouh Shoukry Sheir, viceconsole generale d’Egitto a Milano, in considerazione del fatto che molti dei facchini coinvolti nella vicenda sono di quella nazionalità.