Giovani mai così male, boom disoccupati 36%

ROMA – La disoccupazione continua a segnarenuovi record: a marzo il tasso dei senza lavoro raggiunge il9,8%, si tratta di una quota che l’Istat non aveva mairegistrato da quando sono iniziate le serie storiche mensili, dal gennaio 2004. E se si guarda piu’ indietro, alle serie trimestrali risulta il dato piu’ alto da dodici anni. A pagare il prezzo piu’ caro sono i giovani: tra gli under 25 ladisoccupazione sfiora il 36%, un massimo assoluto, il tassomaggiore almeno dal 1992. Passando dalle percentuali allepersone, il numero di chi e’ alla ricerca di un posto a marzo schizza a 2,5 milioni, con un aumento di 66 mila su febbraio edi 476 mila su base annua (+23,4%). Le stime dell’Istat indicano cosi’ una forte accelerazionedella disoccupazione: l’escalation iniziata dopo l’estate nonaccenna a fermarsi, con balzi in avanti (dal 9,6% di febbraio al9,8% si marzo) che toccano soprattutto le fasce piu’ giovani (dal 33,9% al 35,9%). Basti pensare che il numero di 15-24enniinteressati e’ di 600 mila unita’ (quasi un disoccupato suquattro). La spinta alla disoccupazione non arriva tanto dalcalo degli occupati (contenuto grazie alla permanenza sul lavorodei piu’ anziani), quanto dalla riduzione degli inattivi (-427mila in un anno), costretti dalla crisi a cercare un impiego.

Non bisogna dimenticare che oltre a un mercato del lavoro”ufficiale” c’e’ ne e’ uno sommerso, che rappresenta una vastaarea ancora nascosta. Nei primi tre mesi del 2012 gli ispettori del ministero del Lavoro hanno ispezionato 33.297 azienderiscontrando irregolarita’ in 16.665, ossia nella meta’ earrivando a scovare 31.866 lavoratori irregolari, un terzo deiquali totalmente in nero. Estendendo lo sguardo all’Europa l’allarme disoccupazione nonsi attenua: a marzo nella zona euro il tasso raggiunge il 10,9%,mentre nell’intera Ue si stabilizza al 10,2%, che comunque risulta il livello piu’ elevato da marzo 2001. In tutta l’Ue a27 si contano cosi’ 24,8 milioni di senza lavoro, di cui 5,5 milioni sono under 25. A riguardo, il portavoce del commissarioUe all’Occupazione, Lazslo Andor, afferma: ”I nuovi dati sulladisoccupazione sottolineano ancora una volta la portataestremamente seria del problema” (preoccupa anche l’inaspettatorialzo registrato in Germania ad aprile). Tornando all’Italia per il ministro dello Sviluppo Economico,Corrado Passera ”tutto sta andando come purtroppo siprevedeva”.

Quanto agli imprenditori, per il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia i dati ”confermano la situazionedi preoccupazione del nostro Paese”. L’impennata deidisoccupati, proprio all’indomani del primo maggio, colpisce isindacati: secondo il leader della Cisl Raffaele Bonanni ”sista creando una miscela esplosiva”; per la Cgil ”il dato realedella disoccupazione e’ ben piu’ alto di quello formale e anchesolo considerando una parte degli scoraggiati sale attorno al13%” (Camusso con riferimento ai giovani parla di ”dramma”).Sulla stessa linea anche la Uil, per cui c’e’ ”allarme”,mentre l’Ugl invita il governo a ”rivedere la nuova formulazione dell’articolo 18”. Timori sono anche espressi daPdl, Pd, Idv, Lega Nord.