Moody’s declassa Italia

Dopo Standard&Poor’s il nuovo ‘schiaffo’ arriva da Moody’s. Poco meno di 2 settimane dopo il taglio del rating sul debito italiano da parte di S&P, è la volta di Moody’s a declassare da Aa2 ad A2 il ‘voto’ sull’Italia. Con l’aggravante di un outlook, cioé una prospettiva futura, negativo. A pesare su una valutazione che vede Roma unica capitale del G7 così in basso, sono – spiega l’agenzia americana – “le incertezze economiche e politiche” che mettono a rischio il raggiungimento da parte del governo degli obiettivi di risanamento del bilancio.

“C’é una crescente incertezza per il governo nel raggiungere gli obiettivi di consolidamento di bilancio – spiega infatti Moody’s – Più della metà delle misure di consolidamento sono basate sulla crescita delle entrate, i piani sono vulnerabili per l’elevato livello di incertezza intorno alla crescita economica in Italia e ovunque nella Ue. Inoltre – proseguono gli analisti della agenzia di rating – il consenso politico sui tagli aggiuntivi alla spesa può essere difficile da raggiungere. Ne consegue che il Governo potrebbe trovare difficile generare quell’avanzo primario necessario per ridurre sostanzialmente il trend del debito pubblico e degli interessi”. L’economia italiana, inoltre, continua ad essere caratterizzata da “debolezze strutturali”, ostacoli alla crescita “che non possono essere rimossi velocemente” e che rendono il Paese più “suscettibile” agli shock finanziari. Il “rischio di default” – osserva Moody’s – “é remoto”, ma “la vulnerabilità è aumentata”.

Il downgrade dunque “riflette il peso di rischi crescenti” nonostante “alcuni aspetti positivi”, tra cui “la mancanza di significativi squilibri nell’economia o di forti pressioni sui bilanci del settore finanziario privato e non privato, così come le azioni intraprese dal governo dopo l’estate”. Immediata la reazione del Governo. “Andiamo avanti, si lavora sulle misure per la crescita e proprio oggi l’Europa ha approvato quello che stiamo facendo”, ha commentato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Mentre una nota di palazzo Chigi ha fatto sapere che “la scelta di Moody’s era attesa” e che “il Governo sta lavorando con il massimo impegno per centrare gli obiettivi di bilancio pubblico”. Obiettivi “che sono stati oggi accolti positivamente e approvati dalla Commissione europea”.

E altrettanto immediato il commento del principale partito di opposizione, il Pd. “Il declassamento – dice infatti il segretario Pierluigi Bersani – è una mazzata. L’Italia è meglio di quel rating, ma se non c’é un cambiamento la sfiducia rischia di tirarci a fondo”. Gli occhi ora sono tutti puntati sull’apertura dei mercati. Mercati che, non riuscendo a intravedere una soluzione alla crisi della Grecia e con il settore finanziario particolarmente sotto pressione, in questi giorni stanno segnando performance particolarmente pesanti. L’attesa, il timore, si chiama effetto-Italia