Parroco arrestato: ordinanza, Don Seppia sieropositivo

GENOVA – E’ iniziato nel carcere di Marassi l’interrogatorio di don Riccardo Seppia, il parroco di Sestri Ponente arrestato nei giorni scorsi con l’accusa di abusi su minore e cessione di droga. Il sacerdote è interrogato dal sostituto procuratore Stefano Puppo ed è assistito dall’avvocato Paolo Bonanni.

Don Riccardo Seppia, il parroco di Sestri Ponente arrestato con l’accusa di abuso su minore e cessione di stupefacenti, sarebbe sieropositivo. E’ quanto si apprende dall’ordinanza del gip nei suoi confronti. Proprio per questo motivo, secondo quanto si è saputo, il sacerdote si troverebbe in una sezione speciale del carcere di Marassi, dove è detenuto da venerdì scorso. Non è escluso che il sacerdote, sospeso dalla curia di Genova, nei prossimi giorni venga sottoposto a nuovi esami clinici.

PARROCO VUOLE ESSERE TRASFERITO IN ALTRO CARCERE Don Riccardo Seppia, il parroco genovese rinchiuso da venerdì nel carcere di Marassi con l’accusa di abusi su minore e cessione di stupefacente, chiederà di essere trasferito in un altro carcere della regione per gli insulti e le minacce ricevute in questi giorni. Lo ha reso noto il suo avvocato difensore, Paolo Bonanni, che ha incontro per la seconda volta don Seppia questa mattina nel penitenziario genovese. “Il mio assistito è abbastanza tranquillo, compatibilmente con le contestazioni che gli vengono mosse – ha affermato il legale -. Allo stato attuale non c’é stata modifica di contestazione, quindi rimane sempre ferma l’accusa di avere dato un bacio ad un ragazzino senza il suo consenso”. Bonanni ha poi spiegato che il sacerdote genovese “respinge assolutamente qualsiasi coinvolgimento in vicende attinenti a bambini di dieci anni o di età similare”, come emergerebbe invece dalle intercettazioni pubblicate da alcuni media. Secondo quanto dichiarato dall’avvocato Bonanni, don Seppia starebbe “rileggendo attentamente l’ordinanza di custodia cautelare e le contestazioni che gli vengono mosse”. Il parroco ha chiesto inoltre dei libri di storia dell’Ottocento e una Bibbia.

DON SEPPIA SARA’ INTERROGATO DOMANI – Don Riccardo Seppia verrà interrogato domani mattina dal pubblico ministero Stefano Puppo. L’interrogatorio si svolgerà nel carcere di Marassi. Nei prossimi giorni il parroco verrà trasferito a Sanremo, dopo le minacce e gli insulti ricevuti in cella. Intanto, sta per terminare l’interrogatorio di Emanuele Alfano, l’ex seminarista amico e complice di Don Riccardo, finito in manette ieri pomeriggio con l’accusa di induzione alla prostituzione minorile continuata e favoreggiamento.

EX SEMINARISTA INTERROGATO PER 5 ORE – E’ durato oltre cinque ore l’interrogatorio dell’ex seminarista arrestato ieri con l’accusa di induzione alla prostituzione minorile continuata e favoreggiamento. All’uscita dal carcere di Marassi, dove si è svolto l’interrogatorio, il suo avvocato, Andrea Trucchi, non ha voluto rilasciare dichiarazioni.

SPUNTA NUOVO INDAGATO, E’ DICIOTTENNE – C’é un nuovo indagato nell’ambito dell’inchiesta che ha portato in carcere don Riccardo Seppia e l’ex seminarista Emanuele Alfano. Si tratta di un ragazzo diciottenne di origini straniere, ma residente a Genova, accusato di favoreggiamento della prostituzione minorile. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il giovane organizzava gli incontri sessuali dei due religiosi, procacciando loro i ragazzini. Il nome del diciottenne, secondo quanto si apprende, sarebbe stato fatto in mattinata agli inquirenti dall’ex seminarista, che nel corso del lungo interrogatorio in carcere avrebbe fatto le prime ammissioni.

EX SEMINARISTA,ERO CHIERICHETTO DON SEPPIA “Don Seppia l’ho conosciuto in parrocchia, in via Calda, dove facevo il chierichetto. Tra noi c’era solo un rapporto di amicizia”. Sono le parole di Emanuele Alfano, l’ex seminarista arrestato ieri pomeriggio, durante l’interrogatorio di questa mattina. L’uomo ha risposto alle domande del pubblico ministero Stefano Puppo facendo le prime ammissioni. Domani mattina verrà sentito il parroco di Sestri Ponente, don Riccardo Seppia. Il nuovo indagato, invece, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, era nel giro di baby prostituti. Grazie alle sue conoscenze, presentava al parroco e al seminarista altri giovani, quasi tutti contattati nella zona di Sampierdarena, nel grande centro commerciale della Fiumara.