Rogo alla Tiburtina Resta rischio crolli

A Roma doveva essere una giornata senz’acqua per molti quartieri, proprio per consentire dei lavori importanti della Tav alla stazione Tiburtina. Invece e’ stato il giorno del fuoco, un incendio nel secondo scalo ferroviario della citta’, che e’ durato 15 ore e ha spaccato in due l’Italia in una domenica di luglio. Le fiamme, divampate verso le 4 per un problema elettrico, le cui cause andranno accertate, hanno raggiunto la sala operativa e invaso una palazzina di uffici e archivi degli anni ’30. In tilt il sistema ferroviario che punta tutto sull’alta velocita’ e la tecnologia. La paralisi dello scalo Tiburtina, con treni costretti a transitare a bassa velocita’ per l’assenza di segnali elettrici, ha avuto ripercussioni sull’intera rete ferroviaria. Ritardi di ore si sono avuti nei principali snodi della Tav e delle altre linee, con migliaia di passeggeri costretti ad attese estenuanti sotto le pensiline, a Milano, Genova, Bologna, Firenze, Napoli e Palermo.

”Il primo obiettivo e’ innalzare il livello del servizio, sia per le ferrovie regionali sia per la lunga percorrenza”, si e’ limitato a dire nel tardo pomeriggio l’amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato Mauro Moretti, dopo un sopralluogo a Tiburtina. Rete Ferroviaria Italiana (Rfi) ha istituito una commissione d’inchiesta sull’incendio. Tra le possibili cause, la manomissione o asportazione ”di cavi o di collegamenti in rame o alluminio che provocano anomali funzionamenti degli impianti, anche in tempi differiti rispetto al momento del danneggiamento”, si legge in una nota. I vigili del fuoco hanno escluso al 90 per cento l’ipotesi dolosa, puntando sulle ”cause elettriche”, ma e’ gia’ polemica sulla sicurezza dei cantieri e delle stazioni. Le misure antincendio a Tiburtina ”sono insufficienti”, denunciano i ferrovieri che pubblicano la rivista ‘Ancora in marcia’.

Le stesse Ferrovie in un comunicato in mattinata ammettevano che non c’era stato dal sistema alcun preavviso di quanto stava per accadere. Saranno le indagini, affidate alla Polfer, a chiarire questi aspetti. La procura di Roma aprira’ un fascicolo dopo aver ricevuto il dossier dei pompieri. Intanto a preoccupare e’ la situazione del traffico ferroviario e non solo. ”Nei prossimi giorni saranno inevitabili restrizioni al traffico ferroviario con riflessi sui normali servizi ai viaggiatori”, ha detto il ministro dei Trasporti Altero Matteoli, che in serata ha aggiunto: ”Faccio appello alla pazienza dei cittadini che utilizzeranno il treno nei prossimi giorni, tenuto conto che il rogo della stazione Tiburtina fa parte degli eventi imponderabili ed imprevediili”.

”Questo brutto incidente creera’ problemi per il prossimo mese”, ha detto il sindaco di Roma Alemanno, che ha chiesto alle Fs di non ritardare i lavori per la nuova Tiburtina, nonostante tutto. L’incendio si e’ sviluppato probabilmente nei tunnel sotterranei che portano i cavi dell’alta tensione e poi e’ salito. Per quasi 15 ore ha bruciato una bassa palazzina che ospita la sala operativa e le centraline elettriche della stazione: da un lato da’ sul binario 2 di Tiburtina, dall’altro sull’esterno, lato ovest, ricoperto dalla copertura esterna delle impalcature del cantiere per il nuovo scalo. La scena che si presentava era quella della stazione parzialmente in fiamme, con la parte vecchia e quella nuova gia’ parzialmente realizzata una accanto all’altra, intersecate. I pompieri hanno lottano per mettere al riparo il cantiere del nuovo scalo e sembrano esserci riusciti. I passeggeri arrivavano e si trovavano di fronte le colonne di fumo nero e i mezzi dei vigili del fuoco e delle forze dell’ordine.