Scoperto il ‘vicino di casa’ della Terra

La Terra ha un ”vicino di casa” finora insospettato: e’ un pianeta della stessa massa che ruota intorno alla stella più vicina, Alpha Centauri B. Non è però un gemello del nostro pianeta: è troppo vicino al suo sole per poter avere acqua allo stato liquido. La scoperta, pubblicata su Nature e annunciata dall’Osservatorio Europeo Meridionale (Eso), si deve al gruppo internazionale coordinato da Xavier Dumusque, dell’Osservatorio di Ginevra e al quale ha partecipato l’astronomo italo-svizzero Francesco Pepe.
Oltre ad essere il pianeta esterno al Sistema Solare piu’ vicino alla Terra, il nuovo ”vicino di casa” è anche primo pianeta della massa simile alla Terra mai scoperto attorno ad una stella simile al Sole. La sua massa e’ di poco superiore a quella della Terra (1,1 masse terrestri) e orbita intorno ad Alpha Centauri B, che con Alfa Centauri A e Proxima Centauri forma il sistema di stelle più vicino alla Terra, a soli 4,3 anni luce da noi.

Il pianeta è molto vicino alla sua stella (circa sei milioni di chilometri), più di quanto Mercurio lo sia al Sole. A causa di questa vicinanza si trova al di fuori dalla cosiddetta zona abitabile, ossia la zona nella quale è probabile che un pianeta possa avere acqua allo stato liquido, e quindi ospitare forme di vita. Ciò significa che il vicino di casa della Terra non è un suo gemello. Sulla sua superficie, infatti, ”la temperatura dovrebbe essere prossima a 2.000 gradi centigradi”, ha osservato l’astronomo Raffaele Gratton, dell’Osservatorio di Padova dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf).

In ogni caso la scoperta è importantissima perchè non è facile individuare pianeti grandi quanto la Terra. ”Il risultato – osserva Pepe – è il frutto di un’intensa e lunga campagna d’osservazioni con uno degli strumenti piu’ precisi al mondo, di una strategia d’osservazione ottimizzata, e di una minuziosa analisi dei dati”.

Grazie allo spettrometro Harps, installato sul telescopio dell’osservatorio La Silla in Cile, dell’Eso, i ricercatori hanno scoperto il pianeta usando la tecnica della velocità radiale. Hanno cioè misurato le piccole oscillazioni nel moto della stella Alpha Centauri B generate dall’attrazione gravitazionale del pianeta. Per Gratton ”lo studio dimostra che, gia’ con la strumentazione attuale, osservazioni molto intensive possono portare alla scoperta di pianeti simili alla Terra”.