(di Ugo Caltagirone) Terrore nell’affollatissima caffetteria della Chardon High School, nei pressi di Cleveland, in Ohio. Mancava poco all’inizio delle lezioni, in tanti stavano facendo colazione, quando un giovane è entrato con un’arma da fuoco e ha esploso cinque colpi, ferendo cinque studenti: uno di loro non ce l’ha fatta ed è morto dopo il ricovero in ospedale. Incredibili le scene di panico raccontate dai testimoni, con un fuggi fuggi generale e ragazzi in lacrime nascosti sotto i tavolini del caffé o dentro gli armadietti della scuola. Qualcuno è riuscito a scappare subito correndo e dando l’allarme. E’ oramai certo che a sparare – erano passate da poco le 7.30 – sia stato uno studente. Il suo nome, secondo alcuni testimoni e uno dei feriti, è TJ Lane. “Un bravo ragazzo, gentile ed educato”: così lo descrive chi lo conosce. Era arrivato in città da poco, con la sua famiglia. Un giovane al di fuori di ogni sospetto, insomma. Che però – raccontano alcuni studenti – aveva di fatto annunciato il suo folle gesto sabato sera, su Twitter, scrivendo che oggi sarebbe arrivato a scuola con una pistola.
Nessuno però lo ha preso sul serio. Tutti hanno pensato ad uno scherzo, non ad una tragedia annunciata. Ora TJ Lane è in stato di fermo. Dopo essere stato inseguito da un insegnante fuori della scuola, era riuscito a dileguarsi e a confondersi tra i passanti. Ma è stato bloccato non lontano dall’istituto. L’Fbi – che ha perquisito la casa in cui vive il giovane – è al lavoro per ricostruire la vicenda. E dalle prime ricostruzioni emerge un particolare importante: il giovane non avrebbe sparato a caso, tra la folla di studenti, ma avrebbe mirato a bersagli ben precisi. Gli investigatori sono dunque a caccia del movente. Lo studente morto e i quattro studenti feriti, tre ragazzi e una ragazza – trasportati in ospedale a bordo di alcuni elicotteri del pronto soccorso medico – a quanto pare non frequentavano la Chardon High School, ma erano nella caffetteria per caso, in attesa del bus che li avrebbe portati al proprio liceo. Subito dopo la sparatoria l’istituto è stato evacuato. Evacuata anche la scuola elementare di fronte al liceo, mentre decine di genitori in ansia erano accalcati a ridosso dell’istituto. Con in mente le drammatiche immagini dei tanti episodi succedutisi negli anni nelle scuole o nei campus americani, dove le armi girano come fossero caramelle: dalla famosa sparatoria del 1999 alla Columbine High School, in cui morirono 12 ragazzi, a quella del 2007 nel campus del Virginia Tech, in cui morirono 32 studenti, fino a quella dello scorso 9 dicembre, sempre al Virginia Tech in cui sono morte due persone, compreso il ragazzo di 22 anni che aveva aperto il fuoco.