Tir: Scattano primi arresti, benzina e cibo a rischio

ROMA – La terza giornata di sciopero dei tir porta ancora disagi, tensioni e scontri in tutta Italia. Nonché i primi 5 manifestanti arrestati. Il ministro dello Sviluppo, Corrado Passera, prova a rassicurare i camionisti: nel 2012 godranno di 170 milioni di euro di riduzione dei pedaggi autostradali ed “in tempi brevissimi” un decreto assegnerà 400 milioni di euro al settore. Ma scoppia anche la protesta dei pescatori, sempre contro il caro-gasolio: un centinaio di persone ha presidiato la Camera facendo anche esplodere petardi. Due manifestanti sono rimasti feriti dopo scontri con le forze dell’ordine. Palermo è stata ‘invasa’ da 10mila ‘forconi’, in attesa del vertice a Palazzo Chigi tra il premier Mario Monti ed il governatore della Sicilia Raffaele Lombardo, che alla fine ha parlato di “incontro positivo”, ha apprezzato “la disponibilità del Governo” ed ha auspicato “la cessazione di forme di protesta che creano danni”. E domani il leader della Lega, Umberto Bossi, riceverà una delegazione di Trasporto Unito, la sigla che sta attuando il fermo.

PASSERA, ECCO FONDI PER AUTOTRASPORTO – Passera ha ricordato che il Governo ha “ampiamente affrontato le problematiche del settore e ha già individuato possibili soluzioni”. L’ autotrasporto sarà infatti destinatario di “una riduzione compensata dei pedaggi autostradali pari, per il 2012, a 170 milioni di euro”. Inoltre, ha sottolineato, il decreto di ripartizione dei fondi a favore del settore, pari a 400 milioni di euro, “sarà firmato in tempi brevissimi”. Nel provvedimento “saranno garantite le risorse per la proroga degli incentivi agli autotrasportatori per l’utilizzo delle vie del mare per un importo pari a 30 milioni di euro”. Da parte sua, il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, ha definito l’ emergenza dei tir “il risultato del grande deficit infrastrutturale del nostro Paese, perché il fatto che oltre l’85% delle merci in Italia viaggi su gomma, mette l’Italia in una condizione di grande vulnerabilità, come stanno dimostrando gli eventi di queste ore”.

ANCORA TENSIONI A PRESIDI, ARRESTI – Dopo il morto di ieri, anche oggi non sono mancate le tensioni e gli incidenti ai presidi. E sono arrivati i primi arresti. A Caserta manette a cinque camionisti che inseguito un tir entrato sull’A30 stringendolo verso la carreggiata esterna per costringerlo a fermarsi. Altri due autotrasportatori sono stati arrestati nel tarantino dopo aver aggredito un loro collega che aveva tentato di eludere un blocco. Sulla Pontina, in provincia di Latina, un autista è stato fermato e aggredito perché tentava di superare un blocco organizzato dai camionisti. Dall’aggressione è nata una colluttazione. Due persone sono rimaste ferite. A Livorno, un manifestante si è aggrappato alla portiera di un tir in movimento per convincere l’autista a fermarsi, ma è caduto e si é ferito. Al presidio davanti al casello dell’A14 di Termoli due persone sono state arrestate dopo un violento litigio. Al presidio di Carmagnola (Torino) un manifestante ha subito la frattura di una gamba dopo essere stato investito da un collega che non intendeva rispettare il blocco. Intanto, i prefetti di Ravenna e di Bari hanno seguito l’esempio di quello di Roma firmando un’ordinanza per vietare gli assembramenti di camion.

PREZZI SU, +21 EURO A FAMIGLIA – Sul fronte spesa, allarme Coldiretti: 50mila tonnellate di prodotti alimentari deperibili al giorno tra latte, fiori, frutta e verdura che quotidianamente lasciano le aziende agricole e le stalle rischiano di essere buttati mentre nei negozi e supermercati le ultime scorte saranno esaurite entro un paio di giorni. L’associazione ha quindi lanciato la mobilitazione ‘Coraggio Italia’ per regalare prodotti alimentari nelle piazze. Sono quantificati in 100 milioni di euro i danni subiti dall’agroalimentare made in Italy a seguito del blocco della circolazione. E continua la salita dei prezzi: per alcuni ortaggi sono aumentati anche del 40%. Secondo le associazioni dei consumatori, questi pochi giorni di sciopero sarebbero già costati circa 21 euro alle famiglie italiane, ma “la ricaduta sulla spesa mensile di una famiglia potrebbe arrivare a 144 euro in più alla seconda settimana di blocco totale”.