Truffe alle assicurazioni, arresti a Napoli e a Brindisi

ROMA – Dalle prime ore dell’alba nelle province di Napoli e Caserta i Carabinieri del Nucleo investigativo, nel corso di un’indagine coordinata dalla DDA di Napoli stanno dando esecuzione a numerosi provvedimenti cautelari nei confronti di soggetti appartenenti ad un’organizzazione specializzata in truffe alle assicurazioni. Gli indagati inventavano sinistri stradali con gravi lesioni personali, riscuotendo i relativi risarcimenti grazie alla complicita’ di avvocati, personale medico e titolari di agenzie di pratiche automobilistiche. I falsi sinistri accertati sono piu’ di 70 e hanno comportato risarcimenti per oltre un milione di euro. Nel gruppo criminale individuato c’e’ anche un ex cognato del boss Francesco Bidognetti, capo storico del clan riconducibile ai Casalesi.

TRUFFE AD ASSICURAZIONI: ARRESTI A BRINDISI, 250 INDAGATI – Nell’ambito di un’indagine su presunte truffe ad assicurazioni, la Guardia di finanza di Brindisi sta eseguendo 17 ordinanze di custodia cautelare (di cui sette in carcere e dieci ai domiciliari) e ha compiuto sequestri preventivi di beni per 220.000 euro. Altre 250 persone sono indagate. Gli arrestati, tra cui figurano un medico e due avvocati, sono accusati di truffa aggravata e continuata ai danni di varie compagnie di assicurazione, e per i soli professionisti, di corruzione, falsità ideologica e peculato. In particolare, secondo l’accusa, gli arrestati si servivano di un nutrito numero di persone, parenti ed anche minorenni che, dietro piccolo compenso, si prestavano a figurare da passeggeri delle auto coinvolte i falsi incidenti, per incrementare l’indebito risarcimento. Inoltre, presso l’abitazione di alcuni degli arrestati è stata sequestrata la strumentazione utilizzata per falsificare certificati medici e fatture relative a prestazioni sanitarie di riabilitazione.