Vanna Marchi forse sara’ libera prima dell’estate

Potrebbe uscire dal carcere prima dell’estate la ex ‘imbonitrice’ tv, Vanna Marchi, condannata per aver raggirato tanti telespettatori col trucco degli amuleti contro la ‘negativita”. Dal bancone del bar, dove lavora ormai da mesi durante il giorno, quella che fu la ‘regina delle televendite’ concede solo un paio di battute per ringraziare il suo ”avvocato e i giudici” della Cassazione che, mercoledi’ scorso, le hanno cancellato quattro anni e mezzo dalla pena che deve scontare. Il suo difensore, Liborio Cataliotti, ha organizzato stamani una conferenza stampa a Milano per denunciare che la Marchi e sua figlia, Stefania Nobile – che potrebbe anche lei tornare libera e in tempi rapidi – ”hanno subito un’ingiustizia”, perche’ i giudici della Corte d’Appello di Milano avevano ”commesso grossolani errori di diritto e di matematica sul calcolo delle loro pene”.

Tre giorni fa, la Suprema Corte ha portato la condanna per la Marchi da 14 anni a 9 anni e 6 mesi e quella per la figlia da 12 anni e 10 mesi a 8 otto anni e un mese. Condanne definitive ricalcolate e frutto di tre procedimenti distinti a carico della due donne: associazione per delinquere, truffa e bancarotta. L’avvocato Cataliotti ha spiegato che nel suo ricorso contro la decisione dei giudici di secondo grado, dell’aprile 2010, aveva segnalato ”5 errori di calcolo, tra cui uno clamoroso: secondo la Corte d’Appello, 3 anni e mezzo piu’ 3 anni e mezzo dava per risultato 8 anni, invece che 7”.

Ora, dopo 4 anni di detenzione tra carcere e domiciliari, la Marchi, finita a San Vittore per la prima volta nel gennaio del 2002, potra’ usufruire di un anno di liberazione anticipata sommato a tre anni di indulto. Le resta, dunque, da scontare circa un anno e mezzo e ”il prossimo 4 marzo – come ha chiarito l’avvocato – potremo chiedere per lei l’affidamento in prova ai servizi sociali, cioe’ la liberta’ con l’impegno e l’obbligo di andare a lavoro seguendo le limitazioni dei giudici della sorveglianza”. In sostanza, se il Tribunale accogliera’ la richiesta, ”prima dell’estate sara’ libera e potra’ continuare a lavorare” nel bar ‘Lamalmaison’, a due passi dalla stazione Centrale. E’ la’, infatti, che gia’ da qualche mese serve i clienti, con l’obbligo pero’, come prevede il regime del lavoro esterno, di rientrare in carcere a dormire. In quel locale, gestito dal fidanzato della figlia, la decana delle televendite ”non fa solo la barista – come ha raccontato l’avvocato – ma in qualche modo ‘regala’ anche una sorta di intrattenimento ai clienti”. Oggi nel bar, dopo la conferenza stampa, si e’ creata una piccola ressa di telecamere e fotografi, tutti per lei. La donna, 69 anni, quasi imbarazzata e un po’ tesa, molto diversa nell’atteggiamento da quando gridava in tv, ha spiegato pero’ di non poter rilasciare interviste, perche’ gliel’ha proibito il tribunale. ”Ringrazio il mio avvocato e i giudici”, ha sussurrato. La figlia, invece – ha fatto sapere il difensore – ”non sta bene, e’ sulla sedia a rotelle perche’ le hanno messo una protesi al ginocchio”. Sta scontando la detenzione a casa e, non appena arriveranno le carte della sentenza da Roma, la difesa potra’ chiedere l’affidamento in prova. Il destino giudiziario di madre e figlia, ha concluso l’avvocato, ”e’ migliorato da quando e’ cambiata la linea difensiva (in passato erano assistite da un altro avvocato, ndr): io gli ho imposto di non affidarsi ai media, ma di aspettare la giustizia, che e’ arrivata tre giorni fa”.

Una risposta a “Vanna Marchi forse sara’ libera prima dell’estate”

  1. Mah!!! Visto la pena che hanno dato alla Marchi in confronto a quella che hanno dato ad Erica, sembra che i giudici si siano messi a fare una televendita dove ti invitano alla convenienza dello sterminio di una famiglia piuttosto che alla truffa.
    La legge italiana fa proprio cacare.

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