Vittime del naufragio non ci sono conferme

LAMPEDUSA (AGRIGENTO) – Non c’é ancora nessuna conferma sulla morte dei sette migranti che, secondo un gruppo di naufraghi giunto ieri a Lampedusa, tra la notte e il pomeriggio, sarebbero finiti in mare dopo un naufragio. I testimoni giunti in porto, in tutto 11, avrebbero sostenuto che durante la traversata sette di loro erano finiti in acqua. Ma ancora stamane la capitaneria di porto si dice scettica sul racconto. Intanto, è partita all’alba la ‘Excelsior’, della Grandi Navi Veloci, diretta a Taranto con 1450 migranti caricati a bordo a partire dalla serata di ieri. Attualmente al molo di Cala Pisana è ormeggiata la nave della Grimaldi che sta imbarcando altri migranti, mentre la nave militare San Marco è ancora alla fonda davanti al porto di Lampedusa. Da ieri mattina nell’isola sono arrivate 500 persone su una decina di barconi. L’ultimo sbarco è avvenuto questa notte intorno all’una quando una motovedetta della capitaneria di porto ha assistito e condotto al molo Favaloro un natante con cento tunisini a bordo. In questo momento non ci sono altri avvistamenti.

FRATTINI, CLAMOROSA ASSENZA SOLIDARIETA’ EUROPA – Il ministro degli Esteri Franco Frattini, intervistato da Maurizio Belpietro durante ‘La telefonata’ di Mattino Cinque, ha sottolineato come sia “clamorosa” l’assenza di solidarietà da parte di tutti i paesi europei compresi quelli verso i quali molti tunisini vorrebbero andare. La mancanza di solidarietà dimostrata “a cominciare dalla Francia”, è stata sottolineata da Frattini che già ieri aveva puntato il dito contro Parigi ritenuta colpevole di respingere verso l’ìItalia i tunisini alla frontiera di Ventimiglia.

‘RIMPATRIARE TUNISINI ARRIVATI’ – I migranti già arrivati in Italia “devono essere rimpatriati verso la Tunisia o distribuiti in altri paesi europei”, ha spiegato Frattini. Le autorità tunisine hanno bloccato nelle ultime 48 ore 1200 persone, per un totale di una ventina di barconi, intenzionate a salpare verso l’Italia. Lo ha annunciato il ministro degli esteri, Franco Frattini, nel corso della ‘La telefonata’ di Maurizio Belpietro. Dopo aver ricordato che il primo ministro tunisino ha assunto un “impegno formale” con l’Italia, Frattini ha espresso l’auspicio che “nelle prossime ore si vedano risultati concreti”. Il titolare della Farnesina ha poi fatto un distinguo tra i “migranti economici” che provengono dalla Tunisia e che quindi “vanno rimpatriati” e quanti vengono dalla Libia bisognosi di una “protezione internazionale” cioé “veri e propri rifugiati”.