Yara forse uccisa con un taglierino

BERGAMO – Yara Gambirasio, la tredicenne di Brembate Sopra scomparsa il 26 novembre e trovata morta tre mesi dopo a Chignolo d’Isola, sarebbe stata uccisa con un taglierino appuntito da muratore, di quelli che generalmente vengono utilizzati per ripulire i bordi delle piastrelle. Lo pubblica sul sito internet il settimanale Oggi, riprendendo un’ipotesi già trapelata un paio di settimane dopo il ritrovamento del corpo. Il settimanale riferisce inoltre che sulle ferite sarebbe stata trovata della polvere di materiale utilizzata nei cantieri (un altro particolare che non aveva mai trovato conferma da parte degli inquirenti nei mesi scorsi).

Nel servizio Oggi ritorna anche sul caso dell’operaio marocchino Mohammed Fikri, che fu fermato su un traghetto una settimana dopo la scomparsa di Yara e subito rilasciato a causa di un’errata traduzione. Quando Yara è scomparsa, Fikri lavorava nel cantiere di Mapello, che per settimane è stato al centro delle indagini per via del fiuto dei cani molecolari, mentre in precedenza aveva lavorato in un altro cantiere, non lontano dal luogo del ritrovamento del cadavere. Per lui, però, il pubblico ministero Letizia Ruggeri, che coordina le indagini sul caso di Yara, ha chiesto da tempo l’archiviazione e si è in attesa del pronunciamento del gip.