Esodati, Cgil: ‘Conti non tornano, governo ammetta che ha sbagliato’

ROMA – E’ partito a Roma il corteo di Cgil, Cisl, Uil e Ugl a sostegno dei lavoratori esodati e contro la riforma della previdenza. Il corteo è aperto da uno striscione con scritto ‘Basta promesse per chi e’ rimasto senza lavoro, reddito e pensione’. Il corteo arriverà a Piazza Ss.Apostoli dove parleranno i leader sindacali.

CGIL: CONTI NON TORNANO – I conti non tornano proprio e la scelta del governo “ci sembra la scelta di chi non vuole ammettere che ha sbagliato”. E’ quanto afferma il segretario generale della Cgil Susanna Camusso sulla questione degli esodati, durante la Telefonata di Maurizio Belpietro su Canale 5. Secondo i dati diffusi ieri dal ministero del Lavoro il numero degli esodati si aggira intorno a 65 mila unità, una cifra contestata dai sindacati secondo i quali il numero è decisamente maggiore.

Secondo Camusso basta sommare tutte le differenti realtà di chi ha lasciato il lavoro tra le mobilità dello scorso anno, chi ha accettato incentivi per uscire dalle aziende, gli esodati individualmente da piccole e e grandi imprese per vedere “che i conti non tornano”. “Tanto é vero” ribadisce il segretario, “che il governo si impegnò a trovare una soluzione”. “In realtà il governo oggi sta dicendo che ci sono molte migliaiai di persone che sono dei fantasmi e per i quali non si trova nessuna soluzione”.

CENTRELLA, ESODATI MOLTI PIU’ DI 130 MILA – I lavoratori che rischiano con la riforma delle pensioni di restare senza lavoro e senza pensione sono molti di più dei 130 mila annunciati giorni fa dall’Inps e dei 65 mila che saranno salvaguardati secondo quanto annunciato dal ministero del Lavoro. Lo afferma il segretario generale dell’Ugl, Giovanni Centrella, a margine della manifestazione di Cgil, Cisl, Uil e Ugl che partirà a breve da Piazza della Repubblica a Roma. “Il governo non scherzi – ha detto – e cerchi le risorse per mandare tutti questi lavoratori in pensione con le vecchie regole”.