Monumenti d’Italia: Il Vittoriano

La storia del Monumento Nazionale a Vittorio Emanuele II, noto come l’Altare della Patria, vede il suo avvio nel 1878 allorché il 26 marzo viene promulgata la legge proposta dal ministro Giuseppe Zanardelli, basata sul disegno di legge del parlamentare Francesco Perroni Paladini, che disponeva di erigere a Roma un monumento nazionale alla memoria del Re Vittorio Emanuele II di Savoia. Il primo re dell’Italia unificata, protagonista dell’eroica impresa del riscatto nazionale e artefice della liberazione dalla dominazione straniera.

La sua costruzione iniziò nel 1885 e i lavori si conclusero nel 1935: tuttavia, già nel 1911, il monumento fu inaugurato ufficialmente ed aperto al pubblico, in occasione delle celebrazioni del 50º anniversario dell’Unità d’Italia. Da un punto di vista architettonico è stato pensato come un moderno foro, un’agorà su tre livelli collegati da scalinate e sovrastati da un portico caratterizzato da un colonnato.

Ha un grande valore rappresentativo, essendo architettonicamente e artisticamente incentrato sul Risorgimento, il complesso processo di unità nazionale e liberazione dalla dominazione straniera portato a compimento sotto il regno di Vittorio Emanuele II di Savoia, cui il monumento è dedicato: per tale motivo il Vittoriano è considerato uno dei simboli patri italiani. Il Vittoriano racchiude l’Altare della Patria, dapprima un’ara della dea Roma e poi, dal 1921, anche sacello del Milite Ignoto. Poiché questo elemento è percepito come il centro emblematico dell’edificio, l’intero monumento è spesso chiamato Altare della Patria.

La scelta di costruire il Vittoriano sul Campidoglio non è stata certo casuale. Questo monte è uno dei più importanti di Roma perché è qui che, secondo la leggenda, fu fondata la capitale d’Italia nonché dove fu eretto il tempio a Giove Capitolino.

Anche la scelta della posizione dell’Altare della Patria non è casuale. Simbolicamente fu deciso di porre il Vittoriano a pochi passi dal Colosseo perché rappresenta al massimo la Roma imperiale. Il monumento, inoltre, é in perfetta contrapposizione a San Pietro, che simboleggia invece il potere temporale dei Papi.