World bee day

Ieri 20 maggio si è celebrata la giornata mondiale delle api (world bee day ).

L’esistenza stessa della Giornata mondiale delle api ci ricorda che questi insetti sono in pericolo, con tassi di estinzione attualmente da 100 a 1.000 volte più alti del normale a causa dell’impatto delle attività umane. Agricoltura intensiva, monocolture, consumo di suolo, ampio ricorso a pesticidi, inquinamento e le più alte temperature che anticipano le fioriture, sono alcune delle cause alla base della scomparsa delle api. Il 35% circa delle specie di impollinatori invertebrati, in particolare api e farfalle, rischia l’estinzione, e dagli anni ’90 ad oggi le segnalazioni di avvistamenti di api da parte dei cittadini sono calate del 25%.

L’Assemblea generale dell’ONU ha creato l’evento nel 2017 scegliendo come data della ricorrenza annuale il 20 maggio, giorno di nascita dello sloveno Anton Janša (1734-1773), pioniere dell’apicoltura moderna. Professore di apicoltura alla corte imperiale austriaca – l’imperatrice Maria Teresa obbligò tutti gli apicoltori a seguire le indicazioni contenute nei suoi trattati – Janša fu il primo a intuire che i fuchi, i maschi delle api, fertilizzavano la regina a mezz’aria e non erano, come si pensava all’epoca, semplicemente incaricati di portare acqua nell’alveare.

L’ONU ha anche stilato una serie di semplici azioni (a titolo di esempio preferire l’acquisto di miele grezzo da coltivatori locali oppure comprare prodotti da pratiche agricole sostenibili od ancora

evitare l’uso di pesticidi, fungicidi o erbicidi ) che se poste in essere da cittadini, agricoltori e responsabili politici e garantirebbero un aiuto fondamentale per la sopravvivenza di questi utilissimi insetti si ricordi infatti che perdere queste specie non significa solo ridurre la biodiversità planetaria. A livello globale il 90% circa delle specie floreali selvatiche dipende, interamente o almeno in parte, dall’impollinazione animale. Una dipendenza che lega oltre il 75% delle colture alimentari del mondo e il 35% delle terre agricole globali, contribuendo attivamente alla nostra sicurezza alimentare.