La Reggia di Caserta è un grandioso esempio monumentale del nostro patrimonio culturale, con un’area di 47 000 m² e, con oltre 1 000 000 m³, è la residenza reale più grande al mondo per volume ed è stata dichiarata nel 1997 dall’Unesco, Patrimonio dell’Umanità.
Nel 1750 Carlo di Borbone (1716-1788) decise di erigere la Reggia quale centro ideale del nuovo regno di Napoli, ormai autonomo e svincolato dall’egida spagnola. La scelta del luogo dove sarebbe sorta la nuova capitale amministrativa del Regno cadde sulla pianura di Terra di Lavoro, nel sito dominato dal cinquecentesco palazzo degli Acquaviva, area che acquistata dl loro erede duca Michelangelo Caetani, pagandola 489.343 ducati, una somma che seppur enorme fu certamente oggetto di un forte sconto: Caetani, infatti, aveva già subìto la confisca di una parte del patrimonio per i suoi trascorsi antiborbonici.
Il progetto per la sua costruzione fu affidato all’architetto Luigi Vanvitelli.
La costruzione della Reggia ebbe inizio con la posa della prima pietra il 20 gennaio del 1752 e procedette alacremente sino al 1759, anno in cui Carlo di Borbone, morto il Re di Spagna, lasciò il regno di Napoli per raggiungere Madrid. Dopo la partenza di Carlo i lavori di costruzione del Palazzo nuovo, come veniva denominata all’epoca la Reggia, subirono un notevole rallentamento, cosicché alla morte di Luigi Vanvitelli, nel 1773, essi erano ancora lungi dall’essere completati. Carlo Vanvitelli, figlio di Luigi e successivamente altri architetti, che si erano formati alla scuola del Vanvitelli, portarono a compimento nel secolo successivo questa grandiosa residenza reale.
L’edificio è fabbricato in mattoni e i due piani inferiori sono rivestiti con lastre di travertino. L’intera struttura è coronata da un’ampia cupola centrale.
Per indicare solo alcune delle meraviglie che compongono questo gioiello, segnaliamo la Sala del Trono, la Cappella Palatina ed ancora la Pinacoteca e l’appartamento vecchio che contiene al suo interno il famoso presepe borbonico.