Truffa alla Regione Puglia, due arresti

BARI – Militari del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Bari hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di due persone, amministratori della Colonia hanseniana ‘Opera Pia’ dell’ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti (Bari). La Colonia ha sede a Gioia del Colle (Bari); gli amministratori sono accusati di truffa aggravata e continuata ai danni della Regione Puglia per oltre due milioni di euro. Altre otto persone sono indagate a vario titolo nella stessa inchiesta, condotta dalla Procura di Bari. Secondo quanto accertato dai finanzieri, la truffa riguarderebbe le modalità con le quali gli amministratori della Colonia hanseniana hanno ottenuto finanziamenti dalla Regione Puglia.

Gli arrestati sono don Domenico Laddaga, reggente dell’ente ecclesiastico dal quale dipende l’ospedale Miulli, e Saverio Vavalle, dirigente della Colonia hanseniana.

Insieme con i due amministratori della Colonia hanseniana, altre otto persone sono indagate, in stato di libertà, nella stessa inchiesta, per truffa. Sono – a quanto si è saputo – gli imprenditori di Acquaviva delle Fonti (Bari) Giovanni e Francesco Romano, padre e figlio di 76 e 41 anni, titolari della ditta Edil.San e Global Services srl, esecutrice di lavori di rifacimento della sede del lebbrosario. Sono accusate anche altre sei persone, tra dipendenti della struttura e fornitori. Si tratta di Donatoantonio Buttiglione di 59 anni, Donato Antonio Gatti di 70, Vito Giordani, di 55 anni, Saverio Antonio Resta di 61, tutti di Gioia del Colle (Bari), Nicola Martellotta di 55 anni e Giovanni Pietroforte di 56 anni, entrambi di Acquaviva delle Fonti. La Procura contesta al ‘Miulli’ anche l’omesso controllo con riferimento alla normativa sulla responsabilità amministrativa degli enti.

Nell’ambito dell’operazione, i militari della Guardia di Finanza hanno anche eseguito il sequestro preventivo di 25 immobili e 11 fondi rustici nelle province di Bari e Taranto per un importo di due milioni e 70.000 euro. In particolare, sono finiti sotto sequestro due complessi edilizi comprendenti una ventina di villette a Gioia del Colle e Castellaneta (Taranto) e alcuni terreni.